FURY vs USYK: 2 Insolite Analisi Post-Match

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Fury contro Usyk: alcuni erano diffidenti sulla buona riuscita, molti pronosticavano il risultato finale, ma praticamente chiunque, anche quelli meno affini alla boxe, in questo periodo ne hanno parlato almeno una volta.
Ci riferiamo per l'appunto ad un incontro che non accadeva dal millennio scorso, ovvero all'incontro per la riunificazione delle cinture nella classe regina del pugilato, i pesi massimi.
L'ultima riunificazione risaliva al 1999 quando Lennox Lewis battè Evader Holyfield.
Mi sono preso volutamente qualche giorno di attesa prima di poter parlare di questa riunificazione delle cinture sotto un unico pugile volutamente definito "undisputed"; l'intenzione è stata quella di avere un attimo di calma per ordinare al meglio i pensieri e scrivere un articolo condensato, ma pieni di spunti e contenuti utili a farvi vedere cosa è successo da un punto di vista diverso dalla solita analisi tecnica che parla di come sono andati i vari round, dei cartellini arbitrali e di come si sarebbe potuto fare.
Questa insolita analisi verterà sulla preparazione atletica e l'aspetto mentale dei due pugili, siete pronti? Iniziamo...
FURY vs USYK: vi dico la mia...

Fury: ciò che gli manca per essere un pugile perfetto

Nonostante la tecnica e la tattica di Fury, se rapportata alla sua stazza, risulti essere a dir poco sopraffina, arrivare con una "atleticità" che ha ben poco di atletico a livelli così alti, a mio parere è imbarazzante.
Come si legge nella sua biografia (che eventualmente puoi acquistare qui), puoi anche non avere alcun problema con il limite di categoria, puoi aver lavorato anni nel perfezionare quel gioco di gambe e quel jab micidiale, ma arrivare in gara puntualmente con oltre il 20% di massa grassa non ha scuse.
Lo so che è ha passato periodi difficili, che è stato pure obeso e che poi è letteralmente tornato dall'infermo rimettendosi in forma.
Allo stesso tempo, restare comunque con una percentuale di grasso così elevata non fa altro che farti stancare inutilmente più del dovuto quando sei sul ring.
Per la composizione corporea che si ritrova, potrebbe benissimo perdere come minimo 10-15 kg senza compromettere minimamente la performance, anzi la porterebbe decisamente ad un livello superiore.

Fury ed il suo mento di granito

Senza ombra di dubbio Fury ha un mento granitico, a dir poco fuori dal comune se consideriamo che è letteralmente risorto anche dopo esser caduto sotto i famosi colpi devastanti di Wilder, ovvero un peso massimo naturale...
Leggendo altrove altri commenti, è lecito comunque pensare che quei colpi subiti da Wilder lo abbiano reso un po' meno impenetrabile come un tempo, ma è mia opinione che sarebbe stato improbabile che Usyk riuscisse a buttare a terra Fury e, soprattutto, che quest'ultimo rimanesse lì... infatti al nono round è successo il fatidico "barcollo ma non mollo".
L'arbitro avrà sbagliato ad interrompere? Se l'interruzione non ci fosse stata Usyk lo avrebbe messo a terra?
Queste sono domande a cui non avremo mai una risposta, ma con ogni probabilità possiamo dire che, anche nel caso in cui Usyk avesse avuto 10 o 20 secondi in più per buttarlo a terra e ci fosse pure riuscito, Fury si sarebbe comunque rialzato per il semplice fatto che, per quanto brutto possa essere ammetterlo, Usyk non ha le stesse bombe di altri pesi massimi naturali.

Usyk: un soldato nei panni dell'atleta

Anche il più ignorante in materia, guardando semplicemente lo sguardo ed il portamento di Usyk, avrebbe dedotto che si era preparato davvero bene.
A conferma di ciò, Giovanni De Carolis, qualche giorno prima del fatidico match, ha pubblicato un video sui social in cui descriveva dettagliatamente il training camp di Usyk.
Per chi non lo sapesse, De Carolis ha potuto parlare con assoluta cognizione di causa avendo partecipato in prima persona al Training Camp di Usyk.
De Carolis parlava del fatto che tutti gli sparring partner di Usyk, non a caso, erano tutti con un altezza maggiore dei due metri, e che tutta l'attrezzatura specifica da boxe era stata volutamente posizionata a oltre due metri di altezza.
Tutto ciò può farci capire in modo inconfutabile che tutto era stato studiato nei minimi dettagli proprio per affrontare sotto ogni aspetto un avversario come Fury perché, possiamo dirlo senza mezzi termini, non è stato sicuramente per niente facile prepararsi a combattere per 12 round contro qualcuno che ha una stazza ed un allungo molto maggiore del tuo.

Poteva esserci un altro risultato?

Come avrebbe potuto vincere FURY?
Nella mia opinione personale, avendo una stazza maggiore e leve più lunghe avrebbe dovuto pressare un po' di più fin dall'inizio cercando di metterlo KO entro i primi 5-6 round, così da evitare il calo prestativo dovuto al dilungarsi del match ed al suo fisico non al top della forma.
Come invece ha vinto Usyk?
Nonostante abbia rischiato di subire anche tanti, troppi colpi pericolsi, ha vinto riuscendo ad applicare la sua strategia portandolo nell'unico posto in cui poteva avere qualche speranza di vincere, ovvero sopravvivendo ai primi round e riuscendo a portarlo verso gli ultimi round in cui Fury sarebbe arrivato affaticato, mentre Usyk avrebbe potuto continuare a spingere grazie alla sua maggiore prestanza atletica.
Ma tutto questo è stato possibile solo perchè Fury stavolta aveva davanti a sé un pugile che, a differenza di altri, aveva una tecnica che poteva essere messa allo stesso livello della sua. Perché non possiamo assolutamente dimenticare che lo stile pugilistico di Usyk e anni luce superiore a quello di altri pesi massimi come Wilder o Joshua.

Cosa portarci a casa da questa analisi?

1- Che se lo stile pugilistico, ovvero i suoi componenti come la tecnica, la tattica e la strategia da applicare sul ring, non viene seguita a braccetto da una preparazione atletica molto solida, nel lungo periodo la tecnica va letteralmente a farsi benedire per l'accumulo di fatica che prende il sopravvento su reattività e lucidità mentale nel corso dei vari round.
2- Che la tecnica e la tattica di gara è in assoluto la cosa fondamentale che deve essere allenata per vincere i match in quanto influisce molto, moltissimo sull'esito della competizione.
3- Che a parità di tecnica e tattica elevati, chi vince sarà chi avrà la preparazione atletica migliore che gli permetterà di fargli applicare la strategia di combattimento il più a lungo possibile mantenendo la reattività e la lucidità mentale senza fargli insorgere l'accumulo di fatica...
Il tutto al netto di un colpo di scena, OVVIAMENTE...
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