La formula Matematica per rimanere in categoria di peso quando non puoi allenarti

Cerca nel sito

Condividi

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email

Articoli recenti

PREMESSA:

Essendo un Dottore in Scienze Motorie ed un Preparatore Atletico per Sport da Combattimento, non è assolutamente mia intenzione sostituirmi al parere medico, pertanto non mi assumo alcuna responsabilità sulle conseguenze inerenti i consigli riportati in questo articolo. Si rimanda sempre al parere di un medico prima di applicare i consigli derivanti da questo articolo.

 

La prima regola di qualsiasi emergenza è valutare le risorse

Stuart Carr

 

A meno che tu non faccia parte di quelle ristretta cerchia di atleti che compongono le squadre nazionali nelle varie discipline di SdC, con questa storia del COVID non ci si sta potendo più allenare e preparare bene come prima.

Molti dei fighter con cui mi sento iniziano a vedere il numero sulla bilancia crescere perché non si muovono più come prima e non sanno che pesci pigliare per evitare ciò.

E allora che si fa? Come si può agire in modo da restare nella propria categoria di peso?

Fortuna vuole che la questione è più semplice di quanto tu possa pensare.

Esiste infatti una formula matematica molto semplice alla quale sottende il nostro corpo.

Ma prima di parlarti di questa semplice formula, dobbiamo fare una piccola premessa, e la farò raccontandoti l’evoluzione dell’uomo.

che cosa?

eheheheheheh... Tranquillo scherzo... Ad ogni modo vi è una teoria che deriva proprio dallo studio di come si è evoluto l’uomo...

Ed è la TEORIA DEL SET POINT (Set Point Theory and Obesity, M.M. Farias, A.M. Cuevas, F. Rodriguez, 2010)

Questa teoria dice che un qualsiasi corpo umano presenta un peso ed un livello di grasso corporeo in cui si trova naturalmente (SET POINT) e che considera normale ed in sicurezza.

Proprio per questo, il corpo stesso “difende” tali valori nel tentativo di mantenerli costanti nel tempo (omeostasi) attuando dei sistemi di difesa.

Quando vi è una modifica del set point, ovvero un aumento o una diminuzione del peso e del grasso corporeo, il nostro cervello considera questa alterazione come un “pericolo per la sopravvivenza” e mette in moto dei sistemi di autodifesa come:

  • Diminuzione/aumento del metabolismo basale
  • Maggior/Minor senso di fame ed efficienza a depositare i grassi
  • Aumento/diminuzione degli adipociti, ovvero “del magazzino del grasso”

Al fine di evitare alterazioni del set point entro certi limiti. Questo è il motivo perché quando smettiamo di allenarci non vediamo mai sostanziali cambiamenti nei primi giorni che si susseguono.

Nel lungo periodo vi è una modificazione del SET POINT, e questa modificazione è dovuta ad una formula matematica molto semplice:

VSC = EI – EC

Dove VSC sta per Variazione Scorte Corporeo, EI sta per Energia Introdotta ed EC sta per Energia Consumata.

Al netto di considerazioni come le possibili variazioni di percentuale di massa magra, massa grassa, acqua ecc, fin quando l’energia introdotta che assumiamo con il cibo è uguale all’energia consumata con il movimento in generale il set point, e quindi il nostro peso corporeo e le percentuali di massa magra e massa grassa, rimangono pressoché invariate.

Pertanto, generalizzando e senza andare a considerare cose fantascientifiche, fin quando mantieni questa piccola e semplice formula matematica in equilibrio, non avrai alcun problema a mantenere il tuo peso e quindi a restare nella tua categoria di combattimento.

Apro piccola parentesi

È ovvio che se l’energia introdotta la prendi solo da cioccolata e dolci, anche se essa corrisponde a quanto consumi, avrai comunque una modificazione delle percentuali corporee nonostante tu mantenga il peso.

Chiudo piccola parentesi

Per intenderci meglio, devi immaginarti una bilancia e, fin quando rimane in equilibrio, il tuo peso rimarrà stabile.

Naturalmente sto dando per scontato che tu sia un’atleta agonista e che sappia contestualizzare tutto ciò che ti sto dicendo senza pensare a dettagli come “e se i grassi li prendo polinsaturi?” “e se i carboidrati che assumo sono solo complessi?”

Quindi cosa poter fare in quei brutti periodi come questo dove non ci si può allenare come dovremmo?

La risposta a questo punto arriva spontanea, seguimi nel discorso...

Non potendomi allenare come dovrei --> mi sto allenando meno --> consumo meno energia --> la bilancia del set point è sbilanciata verso l’aumento di peso perché l’energia introdotta è maggiore di quella consumata

A questo punto le cose possibili da fare sono solo due:

  • Diminuisco l’introito calorico (magari soprattutto da grassi e carboidrati, mantenendo alte le proteine così da preservare la massa magra)
  • Aumento il dispendio energetico in modo alternativo (corsa, allenamento a corpo libero, ecc)

Così facendo, attuando quindi una delle due o entrambi punti, rimetto in equilibrio la bilancia riuscendo a mantenere il peso.

Ovviamente non si può pretendere di incrementare la propria performance, ma sicuramente potremmo essere già uno o due passi avanti rispetto a tutti quei futuri avversari che non si sono preoccupati di mantenersi come si deve e poi dovranno fare i salti mortali per rientrare in categoria di peso sotto gara aumentando enormemente il rischio di deficitare la propria performance quando sarà sul ring.

Ti va di approfondire l’argomento in una video call a tu per tu?

Contattami su WhattsAspp.

PER ASPERA AD ASTRA